lunedì 24 settembre 2007

Mauritius una seconda luna di miele


domenica 05/08/2007 sole
Finalmente si parte; destinazione Mauritius. Sposati da ormai un anno ci concediamo una seconda luna di miele e Mauritius ci è sembrata la meta ideale. Non sapevamo ancora che cosa ci sarebbe successo, soprattutto a me, ma andiamo con ordine.
Partiamo da Bologna, scalo a Malpensa e atterriamo nella mattinata di lunedì sull’isola nella parte sud - est. Tanto verde ci accoglie ma il tempo non è dei migliori, ha appena piovuto e il cielo è coperto da grossi e cupi nuvoloni; speriamo che migliori.



Lunedì 06/08/2007 nuvoloso
prima disgrazia la mia valigia non è arrivata, quindi facciamo la denuncia passando anche per la dogana; dopo un tempo interminabile e stanchi morti partiamo con un taxi per l’albergo dall’altra parte dell’isola a nord, nella zona di Grand Baie, la “costa azzurra dei Mauriziani” (almeno così dice la guida). In un’ora di auto arriviamo a destinazione ormai è già metà mattinata, tempo di sistemare la valigia superstite e raggiungiamo la ragazza del tour operator per l’accoglienza del caso, ormai è sera. Si perché in agosto qui è inverno e quindi il sole tramonta presto verso le 18 e alla sera è fresco;

consiglio qualche maglia a maniche lunghe o maglioncino in questo periodo – sull’isola è inverno essendo nell’emisfero sud – sotto all’equatore.
Una delle prime cose che ci hanno detto è stata di fare attenzione a chi propone escursioni al di fuori dei tour operator; perché non sicure e non coperte da assicurazione però vedendo i loro prezzi siamo rimasti un po’ male; erano molto alti – vedremo cosa fare… .
martedì 07/08/2007 sole/nuvolo.

La mattina non comincia molto bene; il sole va e viene – ma ci hanno spiegato che qui il tempo varia molto velocemente
e ce ne siamo accorti: da una leggera pioggerellina si passa in pochi minuti dal nuvoloso al sole forte. Oggi ce la siamo presa comoda; vita da spiaggia e tanto relax. Siamo ancora sotto l’effetto di un mezzo jet leg, visto che ci sono due ore di differenza in più rispetto all’Italia e noi siamo ancora imbambolati. Esploriamo la spiaggia dell’albergo; è molto ben attrezzata ombrelloni di paglia, sdraie con materassini, sabbia bianca e fresca, ma soprattutto una splendida laguna, acqua calma e azzurra; e poi i camerieri sempre pronti a soddisfare ogni tua richiesta: questa è vacanza. Ma non solo relax, dobbiamo pensare a cosa fare: escursioni fai da te o tour operator ???. In spiaggia come ti sistemi vieni assalito da venditori di parei, collanine, magliette e escursioni – proprio quello che cercavamo.

Ci affidiamo ad una signora con un gran sorriso, che parla sia francese che inglese e prenotiamo con lei l’escursione ALL’ISOLA DEI CERVI per intenderci quella più pubblicizzata; quasi il logo di Mauritius. Prenotiamo per venerdì 10 agosto, con una caparra di euro 30 – anticipo dei 60 euro totali; contro i 140 proposti dal tour, entrambi con pasto e bevande comprese (primo risparmio di euro 80- beh cominciamo bene) Per ora abbiamo pensato di fare una prova generale poi se andrà bene; potremmo fare anche il bis, chissà…...

Al rientro in albergo dalla spiaggia ci balena in mente un’idea : il taxi come mezzo di trasporto per esplorare le bellezze dell’isola. In effetti nella hall vi erano dei pieghevoli pubblicitari con vari tour preconfezionati a prezzi stabiliti. Infatti i taxi dell’isola non hanno tassametro ma tariffe pre-stabilite così hanno eliminato la concorrenza; che bella idea si dovrebbe portarla in Italia !! e se si può adattare un tour alle proprie esigenze ? Chiedo ad un tassista il quale mi risponde con il motto isolano : no problem ! stabilito il prezzo, concordo l’itinerario – studiato da me, e prendiamo appuntamento per l’indomani alle 9 di mattina davanti all’albergo; speriamo… oggi abbiamo azzardato troppo.

Consiglio: l’euro è praticamente la seconda moneta dopo la rupia mauriziana Rps ( cambio 1 € = circa 40/43 Rps) viene presa quasi ovunque, ma se volete cambiare in moneta locale i posti più convenienti sono gli uffici di cambio e non le banche o l’albergo.

mercoledì 08/08/2007 variabile
Il taxi è puntualissimo e alle 9 partiamo. La prima tappa è CAP MALHEUREUX dove nel 1810 sbarcano gli inglesi e soffiano l’isola ai francesi prendendoli alle spalle da nord. Sulla punta del capo c’è UN CIMITERO E LA BELLA CHIESA DI NOSTRA SIGNORA AUSILIATRICE
con un tetto rosso fuoco e la splendida baia piena di barchette. Ci imbattiamo anche in un tipico e coloratissimo Tempio HIndu Tamil (una corrente dell’ indusismo con la differenza che i praticanti adorano il Dio Murunga altro figlio del Dio Shiva). Proseguiamo, vogliamo vedere l’ HISTORIC MARINE
museo e fabbrica di modellini di velieri (specialità artigianale dell’isola) vicino a GOODLANDS indaffarata città industriale. L’entrata è gratis, ammiriamo con quanta pazienza uomini e donne tagliano, annodano, incollano legno e corda per creare bellissimi modellini di velieri storici: tra cui anche una nave italiana l’Amerigo Vespucci; bellissima. I prezzi dei velieri erano troppo alti; così siamo venuti via. Proseguendo giungiamo a POUDRE D’ OR . Piccola baia, dove nel 1744 il veliero St. Geran naufragò con il suo carico. Trasportava i macchinari per il primo zuccherificio dell’isola, fatto ricordato da un’ obelisco ;
che viene menzionato anche nel romanzo di Paul et Virginie, scritto da Bernardin De Saint-Pierre francese di passaggio che compone questo romanzo d’amore (tipo Romeo e Giulietta) ambientato sull’isola. Passando per paesini e campi di canna da zucchero, arriviamo a POSTE DE FLACQ – centro abitato di pescatori, dove su un’isola collegato da un ponte ha sede un bellissimo tempio indù .
A poca distanza ha sede la cittadina di CENTRE DE FLACQ, con un animatissimo mercato, ma improntato dalla presenza massiccia di indiani e dalle loro mode; niente di interessante solo tanta tanta confusione. Eravamo già abbastanza stanchi e soddisfatti così torniamo in albergo.
Stasera grande serata ! Buffet Italiano, con apparecchiature tricolore, pasta a volontà, vini italiani e tutto o quasi in tema, non male….

giovedi 09/08/2007 sole/pioggerellina
Intera giornata dedicata al relax nella spiaggia dell’albergo, nuotatina, pedalò.

venerdi 10/08/2007 mattina con rovesci poi sole.
Giornata di escursione, speriamo. Il pullman è puntuale, meno male, si parte. Giungiamo a TROU D’EAU DOUCE, un paesino come tutti gli altri, per l’imbarco. la traversata dura mezz’ora in un mare da favola e arriviamo a ILE aux Cerfs (Isola dei Cervi). Splendida isola nella quale vivono cervi in libertà (ma sarà vero ? è interamente occupata da un campo da golf, oltre alla spiaggia – noi non ne abbiamo visto nemmeno l’ombra) è circondata da alberi di casuarina e sembra una piscina; l’acqua è bassissima, calma e di colore azzurro; ci fermiamo un’oretta. Trascorsa la quale con un motoscafo velocissimo raggiungiamo la bella CASCATA nei pressi del paesino di GRANDE RIVIERE SUD EST, dove l’omonimo fiume si getta in mare facendo un salto di circa dieci metri. Arriviamo sotto alla cascata per le foto, poi torniamo per il pranzo (un pesce alla griglia e vino a volontà) poi altre due ore sull’isola dei cervi. Prima del rientro, abbiamo assistito anche ad una rappresentazione musicale e danzante improvvisata da ragazzini; divertente. In conclusione sia il taxi che le escursioni riservate in spiaggia sono molto convenienti; esperimento da ripetere.

sabato 11/08/2007 giornata intera di sole !!!.
Altra escursione ma compresa nel pacchetto viaggio. Visita al bel Tempio Tamil KAILASSON del 1846, non lontano dalla capitale. Arrivo alla capitale PORT LOUIS e precisamente alla CITTADELLE; vecchio forte su un’altura. Da qui si controllava tutto quello che accadeva in città era anche una prigione; oggi viene usato per concerti ma il suo interno è chiuso. Scendiamo verso la città e precisamente al BAZAR (MERCATO) costruito nel 1828; dove immersi in un’atmosfera cosmopolita veniamo letteralmente assaliti dai venditori, e cominciando a contrattare sui prezzi compriamo alcune cosine di artigianato locale. Il DODO ( tipico uccello dal corpo tozzo, simile ad una papera, con il becco affusolato tipo avvoltoio e ricoperto di piume – estinto dagli olandesi a scopi alimentari) è il simbolo dell’isola e te lo trovi ovunque su borse, quadri, statuette..; devo dire che siamo stati bravi nel contrattare; provare per credere. Usciti dalla bolgia,attraversiamo la strada principale attraverso un sottopassaggio e sbuchiamo nella zona del porto, molto ben tenuta e giungiamo ai magazzini CAUDAN WATERFRONT struttura moderna inaugurata nel 1996, dove finalmente riusciamo ad acquistare in tranquillità e a un prezzo giusto un bel veliero il ST. GERAN, veliero storico di cui accenno sopra. Ripartiamo e giungiamo a CHEZ TANTE ATHALIE, garage di una bella casa coloniale adibito a “ristorante”, dove circondati da un bel giardino fiorito e da una collezione di auto d’epoca (anche un’ Alfa e una Vespa !) sostiamo per il pranzo. Ora abbiamo l’ultima tappa. Raggiungiamo il GIARDINO BOTANICO DI PAMPLEMOUSSE (pompelmi) , (foto : la più grande rosa al mondo) grande 26 ettari, con 600 varietà di piante e una moltitudine di palme, alberi di spezie. Notevole è la cancellata all’entrata in ferro battuto, di colore bianco , ottenne un premio internazionale al Crystal Palace di Londra nel 1862. Al suo interno molto belle sono anche la vasca delle Ninfee amazzoniche e lo stagno dei fiori di loto oltre al CHATEAU MON PLAISIR , casa coloniale inglese del 1850, il mulino della canna da zucchero, e il monumento che ricorda il luogo dove fu cremato Sir Seewoosagur Ramgoolam (grande uomo politico del paese, presidente nel 1959) in suo onore vi è anche l’aeroporto internazionale. Prima del rientro serale, ci fermiamo in un negozietto lungo il percorso a POINTE AUX PIMENTS. Negozio che non ti aspetti di incontrare, da fuori non gli davi un centesimo, ma dentro…. Aveva tutta roba di marca (Prada, Ralph Lauren, Gas…) originale, a prezzi stracciati, noi abbiamo comprato quattro magliette per 20 euro l’una, gran bazza !!!.

Consiglio : portarsi poca roba da vestire perché sull’isola ci sono molti negozi – che non invitano molto ad entrare – ma hanno tutta roba di marca a prezzi stracciati.

Impressione : L’impressione che vi potrà fare l’isola girandola, non è delle migliori. Fuori dagli alberghi le città sono mal tenute, marciapiedi vetusti, case non terminate, molto inquinamento dovuto a vecchi motorini e a molte auto.

domenica 12/08/2007 sole
Intera giornata dedicata al relax nella spiaggia dell’albergo, nuotatina, pedalò, prenotiamo anche un’escursione – sempre in spiaggia per il giorno dopo, per 45 euro a testa con pranzo e bere incluso contro i 65 dei tour !!!!! – il risparmio ora è di 20 euro .

lunedi 13/08/2007 sole
Oggi visitiamo un’altra isola a nord, L’ISOLA DI GABRIEL (GABRIELLO) della quale avevamo sentito parlare molto bene. Alla mattina viene a prenderci lo stesso personaggio che ci ha venduto l’escursione e con la sua auto personale ! Arriviamo al porticciolo di Grand Baie e ad attenderci c’è il nostro bel Catamarano di nome MAEVA (ve lo consiglio vivamente). Saliamo a bordo - naturalmente senza scarpe (perché dicono che le navi sono come moschee). Siamo gli unici italiani; meno male così possiamo parlare e commentare in piena libertà. L’equipaggio è molto allegro: il comandante è un negrone che sembra un buttafuori ; ma con la faccia da buono. C’è anche un personaggio che sembra Bob Marley, canta, scherza, ride insomma un giullare di corte che si fa chiamare Mad Max. Ad un certo punto, durante la navigazione avvistiamo i delfini !!! . Che emozione e Mad è uscito di senno, salta da una parte all’altra della nave come un grillo con la macchina fotografica e fischietta richiamando i delfini. Questi quasi chiamati da uno di loro si avvicinano alla barca e così scattiamo delle bellissime foto; un’esperienza unica, bellissima.
Approdiamo con un barchino all’isoletta; come dei Robinson Crusoe; qui non ci abita nessuno è un’isola disabitata (dicono come l’isola dei Cervi prima dell’invasione turistica) ci sono solo pochi turisti e le guide. Trascorriamo un’ottima giornata, tra bagni, sole, un bel pranzetto e l’esibizione di Mad Max che da bravo giullare canta delle belle canzoni , qui finisce una bella giornata. Al rientro lo stesso mauriziano che ci ha accompagnati alla mattina ci viene a prendere alla sera e tramite lui concordiamo un giretto in taxi per dopodomani con un suo amico a farci da autista.
Seconda disgrazia: perdo la mia fede (l’anello intendo) nuotando, nuotando tra la barriera corallina…. È rimasta alle Mauritius nell’isola di Gabriello.

ATTENZIONE : fate molta attenzione ai francobolli per le cartoline (io amo ancora inviare cartoline vere mi affascinano ancora i bolli e gli annulli filatelici) ! A noi ne hanno venduti del valore di 10 Rps; mentre sono da 25 Rps, tendono a fregarti pertanto verificare sempre l’importo con persone competenti (albergatori, guide, ecc.).


martedì 14/08/2007 sole/nuvolo
Intera giornata dedicata al relax nella spiaggia dell’albergo con nuotatina. Verso le cinque del pomeriggio si fa nuvolo pertanto decidiamo di andare a fare un giretto nel paesino di Grand Baie. Prendiamo un bus – scassatissimo – e per fare un paio di chilometri paghiamo 6 Rps a testa. Arriviamo in paese. Sul lungomare ci sono molti venditori ambulanti di frutta, così compriamo del cocco. Ve ne sono di due qualità: uno arancione e uno verde. Di quello arancione è meglio berne il succo e il frutto perché è ancora acerbo . Quello verde si può mangiare e viene abilmente tagliato da un omone grande e grosso (simile ad un aborigeno) con un macete. Il frutto è buonissimo molto simile a quello che mangiamo qui.

mercoledì 15/08/2007 ferragosto sole !!!!
intera giornata dedicata al relax nella spiaggia dell’albergo con nuotatina e giretto in pedalò. Oggi è ferragosto e ci aspettiamo grandi cose !!!. Arriviamo a sera e delusione, niente fuochi d’artificio, niente spettacoli ma solo una cena e a base di cosa : Cinese, un buffet cinese !!!! Va bé, io non amo queste cucine orientali ma non era male, molto simile al mangiare dei nostri ristoranti cinesi.


giovedì 16/08/2007 splendida giornata.
Ormai il tempo inesorabile trascorre veloce e sentiamo ormai la fine della splendida vacanza. Oggi abbiamo l’ultima escursione in taxi; che arriva puntuale alle 9. La prima tappa è il cratere vulcanico di TROU AUX CERFS . Si devono percorrere delle stradine in salita, delle svolte improvvise, senza l’aiuto di segnali, ma solo per conoscenza dei luoghi – tanto che abbiamo pensato che se dovevamo arrivarci noi da soli era un’impresa, ma il tassista viaggia spedito, sicuro e in poco tempo siamo arrivati. Da qui veniamo rapiti dalla splendida vista sulle città dell’altopiano e sulla catena di montagne a nord e nord-ovest, tra cui spiccano i tre coni denominati LES MAMELLES . Il cratere circolare di un vulcano estinto del diametro di 335 m nella parte superiore. Le sue pareti sono molto scoscese e ricoperte da un bosco, si possono percorrere fino ad arrivare sul fondo a 85 m.. La musica di un clarion che proviene da un camioncino dei gelati ci risveglia e ci fa tornare con i piedi per terra, è ora di muoverci. Ci dirigiamo verso l’interno dell’isola e puntiamo al LAGO SACRO DI GRAN BASSIN. Lungo il percorso abbiamo due sorprese. La prima è che passiamo vicini al MARE AUX VACOAS, il più grande bacino di acqua dolce dell’isola è veramente immenso e non immaginavo di vederlo. La seconda è che nel tratto finale di un rettilineo pieno di salite e discese (tipo strade di san Francisco) incontriamo una enorme statua di SHIVA alta una trentina di metri e in bronzo; è bellissima , poco dopo arriviamo a destinazione. Il lago di GRAN BASSIN, è sacro agli Indù perché si crede che non abbia fondo ma sia alimentato da un canale sottomarino collegato con il Gange in India; mi sembra assurdo ma è anche bello crederlo. Sulle rive del lago vi sono due bei templi , ed è in corso una cerimonia religiosa, molta gente lascia delle offerte in cibo ai propri Dei , l’odore forte degli incensi e il suono forte delle preghiere ripetute in continuazione ci fanno rimanere in silenzio. Riprendiamo la strada, il panorama cambia notevolmente dai campi estesi di canna da zucchero in fiore del nord, attraversiamo coltivazioni di banane, ananas e fiori. Giungiamo all’entrata del Parco di Chamarel, paghiamo una piccola tassa di ingresso 75 Rps a testa (circa 1.70 €). La strada è costeggiata da enormi fiori chiamati “Stelle di Natale” – circa il doppio dei nostri -, da banani e altri fiori splendidi . Prima tappa del parco: LE CASCATE DI CHAMAREL alte 90 m. Proseguendo arriviamo alla vera attrazione del parco: TERRES DE COULEURS. Si tratta di un luogo dove le eruzioni vulcaniche hanno lasciato a terra ceneri e polveri di colori diversi , naturalmente il sito è ben recintato ed è vietato asportare anche un solo granello di cenere. Ora scendiamo verso la baia; il mio obiettivo era poter visitare LE MORNE BRABANT , monte alto 555 m. a forma di T rovesciata, le sue pendici ripidissime arrivano verso il mare terminando con una lunghissima e splendida (vi sono resort a 5 stelle e campi da golf, roba da ricchi !!!) spiaggia protetta dalla barriera corallina. Avevo letto che era in progetto la costruzione di una teleferica per arrivare in cima, ma arrivati ai suoi piedi nemmeno non c’era niente di tutto ciò. Ci fermiamo un attimo nella zona delle saline di TAMARIN dove ci sono ancora contadini al lavoro . Ora, dopo tanta “cultura” abbiamo bisogno di rilassarci, andiamo nella rinomata spiaggia di FLIC EN FLAC . Che ci dicono sia la spiaggia libera più bella dell’isola. Siamo stati circa un’ora e mezza e ci è bastato. Il mare è vero è splendido, ma la confusione delle urla, la calca di gente e la “sporcizia” della sabbia non curata non ci ha fatto di certo rimpiangere la spiaggia del nostro albergo. Adesso è tardi dobbiamo rientrare prima delle 17; perché i mauriziani sono “terrorizzati” dalle 17 perché hanno paura del traffico che si riversa lungo l’unica autostrada che attraversa l’isola, passando per la Capitale. In effetti è vero il traffico si congestiona; ma per noi italiani è normale, vorrei vedere uno di loro sulle nostre tangenziali verso la stessa ora….impazzirebbero. Ma noi non vogliamo problemi e accontentiamo il nostro simpatico autista. Costeggiando l’isola a nord, possiamo vedere come i vari cicloni nel tempo abbiano eroso e quasi rubato terra alle spiagge, quasi una “vendetta” per come male gli uomini si comportino nei confronti della natura. Sazi di paesaggi, giungiamo in albergo verso le 17.30, aperitivo sulla terrazza con uno splendido tramonto a farci da sfondo

venerdì 17/08/2007 sole, giornata splendida
Intera giornata dedicata al relax nella spiaggia dell’albergo, nuotatina, pedalò.

sabato 18/08/2007 nuvolo
Intera giornata dedicata al relax nella spiaggia dell’albergo. Oggi è l’ultimo giorno ed è nuvoloso, ormai abbiamo già visto quasi tutto e ce la prendiamo comoda In serata abbiamo una brutta sorpresa, soprattutto io non trovo più i miei biglietti per il ritorno, panico. Sentiamo la ragazza del tour operator, che ci invita più volte a ricercarli bene; ma senza risultato, vedremo domani mattina in aeroporto. Chiaramente non ho dormito niente.

domenica 19/08/2007 brutto
Si parte, peccato. Chiaramente gli addetti ai voli non hanno voluto sentire storie e ho dovuto ripagarmi il ritorno, uno scherzo di €. 620 !!!; ma la voglia di ritornare era tanta e per non creare problemi ho comprato il mio biglietto, va beh vedremo di chiedere un rimborso in agenzia. Secondo noi è rimasto all’ufficio di Air Mauritius, il primo giorno quando abbiamo fatto la denuncia per la mia valigia, ma questo non lo potremo sapere mai; infatti nella mia pratica non ve n’era traccia…..

Riflessione : le compagnie aeree anche se il passeggero non ha materialmente il biglietto, hanno comunque la tua prenotazione e poi a Mauritius non entri nel paese se non hai con te anche il biglietto di ritorno; quindi se volevano me lo ristampavano senza problemi. Ma abbiamo capito che qui non frega niente a nessuno e ti lasciano solo.

Per finire in bellezza a Milano il volo di Alitalia per Bologna era stato cancellato per a detta loro – per “motivi tecnici”; quindi siamo rientrati a casa in pullman – tre ore e di viaggio – . Stanchi morti mettiamo i piedi in casa verso l’una di notte, che tribolazione.

Ancora mi chiedo come abbiamo fatto a rimanere calmi dopo tante disavventure, forse era l’aria della vacanza o il nostro carattere, comunque si Mauritius è stata splendida nel suo insieme e posso dire che 15 giorni sono sufficienti. Buon viaggio a tutti !

martedì 18 settembre 2007

citazione


Arrivando a ogni nuova città il viaggiatore ritrova un suo passato che non sapeva più d'avere: l'estraneità di ciò che non sei più o non possiedi più t'aspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti. (Italo Calvino - 'Le città invisibili')

Pensiero personale dell'autore

Io vivo per poter viaggiare. C'è chi vive per lavorare, chi non se ne accorge nemmeno, chi va avanti e basta. Io penso che il viaggio sia scoperta, conoscenza arricchimento personale. Il viaggio è come un vestito nuovo, deve calzare a chi lo indossa, essere fatto su misura. C'è chi viaggia con uno zaino in spalla prende e va, chi organizza tutto al minuto e chi parte e basta. Io dico che dipende sia dalla persona, sia dalla compagnia e sia dal tipo di viaggio, l'importante è viaggiare.
Senza fermarsi mai per non avere un domani rimorsi ma solo bellissimi ricordi di questa esistenza terrena.

domenica 16 settembre 2007

Praga Magica

Sabato 31/12/2005
Quest’anno non sapendo cosa fare a capodanno ci siamo imbattuti nelle varie offerte che quotidianamente affollano i siti dei last minute e dei viaggi in genere e viste le vantaggiose proposte ci siamo detti perché no; vanno via tutti prenotando da Internet !.
Così ci siamo decisi per Praga, la città Magica, prenotando sia il volo sia l’albergo dal PC; speranzosi ma con alcuni dubbi sul buon esito della prenotazione….
Partenza da Bologna, con la compagnia di casa nostra, (l’aereo c’era..) per Praga, con scalo a Malpensa per il cambio d’aereo, di buon mattino.
Arrivo nella capitale Ceca, addirittura con un piccolo anticipo sulla tabella degli orari, accolti dalla neve abbondante dei giorni precedenti e con il sollievo di avercela fatta, dopo giorni di fiato sospeso causa la chiusura dell’aeroporto della capitale.
Il primo problema da risolvere era il trasferimento dall’aeroporto fino al nostro albergo, ma per fortuna oltre ai taxi esistono pulmini che per 480 corone cece (circa 16 euro) in quattro persone ci hanno portati di fronte all’albergo – prezzo stracciato.
Prendiamo possesso delle camere all’albergo Tchaikovsky – albergo da poco ristrutturato con camere ampie, salottino e bagno, molto carino e a due passi dal centro – ve lo consiglio.
Giretto in centro, Piazza San Venceslao (Vaclavské Namesti), Na Prikope (Sul Fossato) la via dello shopping, ponte Carlo (Karluv Most), Mala Strana, giusto per perlustrare la zona e valutare le distanze dalle attrazioni principali.
Ma siamo alla sera del 31 dicembre e quindi dovevamo trovare un locale, un ristorante dove trascorrere la serata, camminando siamo arrivati nella zona dell’ambasciata Italiana Ujezd.
Qui abbiamo prenotato in un locale (ristorante – pub- birreria) consigliato da amici, dove abbiamo trascorso una bella serata, tra musicisti locali, allegria e piatti locali non eccezionali, ma ci siamo divertiti molto; non abbiamo fatto tardi anche perché dalla mattina non ci siamo fermati un momento.

Alcuni dati e informazioni utili:
Praga abitanti circa 1.200.000, repubblica Ceca divisa dalla Repubblica Slovacchia dal 1992, non necessita di passaporto, ma basta la carta d’Identità valida per l’espatrio.
Il cambio è circa €. 1,00 = 28,98 corone ceche Czk (un litro di benzina poco più di 27 Czk) - attenzione agli uffici di cambio – guardare sempre il cambio più basso perché sarà quello che applicano; non fatevi fregare dalle offerte giornaliere sono truffe.
La metro è molto comoda e sia le stazioni che le carrozze sono state ristrutturate, ma se avete l’albergo vicino al centro non servirà a molto. Ci sono due tipi di biglietti:
Il primo del costo di 14 Czk il cosiddetto di corsa semplice o corsa brevee può essere usato una sola volta su di un solo mezzo di trasporto e non permette trasferimenti. Il biglietto è valido per 20 minuti dalla convalida su tram e autobus o per quattro stazioni in metropolitana, consentendo trasferimenti tra stazioni per un massimo di 30 minuti. Questo tipo di biglietto non é valido sui tram e autobus notturni e sulla funicolare di Petřín.
Il secondo del costo di 20 Czk il cosiddetto di corsa lunga o trasferimento Questo biglietto può essere usato su ogni mezzo pubblico e consente trasferimenti tra linee diverse (tra linee della metropolitana, da tram a tram, ecc.) e mezzi diversi (da metropolitana a tram, da tram ad autobus, ecc.). Il biglietto è valido per 75 minuti dalla convalida (90 minuti nel fine settimana e festivi e dalle 20.00 alle 5.00 nei giorni lavorativi).
Ci sono anche degli abbonamenti che si dovranno scegliere sul posto।

Domenica 01/01/2006
Sveglia con calma, giro in centro nella Piazza San Venceslao, per visitare i “resti “ del mercatino di tale – molto grazioso - siamo saliti sulla torre dell’orologio (il vecchio municipio Staromestka Radnice) ci si entra di lato; nel pomeriggio siamo andati nel quartiere Ebraico di Josefov che dato l’orario tardo (erano le 17 circa) stava per chiudere, abbiamo solo fatto a tempo a visitare il Museo e il cimitero (vera attrazione si fa per dire) del luogo con le innumerevoli steli storte e l’ombra del Golem sembrava spiarci dietro uno degli alberi, che d’inverno con poca luce proiettano ombre inquietanti.
Cena in un ristorantino tipico.

Impressioni:
Io a Praga ci sono stato più di dieci anni fa e per ben tre volte. Rispetto ad allora, la città è un po’ cambiata, il turismo la fa da padrone e molti locali e negozi sono di proprietà di multinazionali straniere, inoltre ci sono molti ristoranti italiani.
Praga ha perso parte del suo fascino ma rimane sempre una città bellissima.

Lunedì 2/1/2006
Visita dello splendido castello Hrad che domina l’intera città, con il vicolo d’oro (dove visse anche Kafka al n.22 dal 1916 al 1917), l’imponente Cattedrale di S. Vito, la Basilica di San Giorgio, il Palazzo Reale e le corti immerse una nell’altra, fanno del Castello una città nella Città.
La discesa verso il centro della città, seguendo la Via Reale, percorsa dai Re Boemi, in un’atmosfera di altri tempi, ci guida fino al Ponte Carlo e da qui raggiungiamo attraverso una scaletta l’Isola di Kampa, sulla quale poggiano quattro piloni del ponte nel lato Mala Strana.
L’Isoletta è carina, piena di mulini e “marinai” che per pochi soldi ti fanno fare il giro completo .
Cena in un ristorantino tipico.

Martedì 3/1/06 gita
A Praga si possono fare innumerevoli escursioni interessanti.
Noi abbiamo scelto quella che porta al Castello di Karlstejn (Pietra di Carlo), situato a circa 30 km a sud-ovest di Praga. Il castello medievale fu fondato e costruito per volere dell’imperatore Carlo IV tra il 1348 e il 1355. Fu destinato a custodire i gioielli della corona boema, documenti importanti del Sacro Impero Romano e reliquie varie. Il castello è favoloso anche per la sua location; vicino ad un’affluente del fiume Berounka, tra fitti boschi è situato su una collinetta (che si raggiunge a piedi con una leggera salita) attraversando un paesino che pullula di ristoranti e negozietti. Ritorno in città per le 14.
Al pomeriggio siamo saliti sulla collina di Petrin, con una funicolare, per godere dell’ottima vista della città e soprattutto per visitare la Torre Belvedere in ferro (60m), costruita in occasione dell’esposizione del 1891, ad imitazione della Tour Eiffel, e un finto Castello Medievale, ma delusione sono aperti al sabato e alla domenica dalle 10 alle 17.
Cena in un ristorantino tipico.

Consiglio
Immergetevi senza paura nelle viuzze centrali della città (meglio se in compagnia), che rievocano tutta la magia dei racconti claustrofobici di Kafka (come la metamorfosi ) ed entrate in uno dei tanti ristorantini, (non sulle vie principali, pieni di pubblicità ed entrate ben curate; quelli sono per i turisti) ma in quelli che non ci dareste un euro, sono i migliori sia come tradizionalità che come prezzo. In media si spendono circa 8 – 10 € a testa, si mangia un piatto unico ma ben condito come ad esempio il Gulasch; che è molto buono.

Mercoledì 4/1/06 ultimo giorno

Per l’ultimo giorno, volevamo visitare la villa di TroJa (Zamek Troja1679-1685) a nord della città, immersa nei vigneti in origine ora immersa nella campagna sulla riva destra della Moldava (il fiume della città) di fianco allo zoo. Splendida villa barocca a imitazione della villa romana, con un ampio parco e una monumentale scalinata con fontana nell’ingresso.
Anche questa visita non è riuscita perché è aperta al pubblico solo al sabato e alla domenica dalle 10 alle 17.
Pomeriggio dedicato allo shopping e ai souvenir.
Cena in un ristorantino tipico.

Bene qui termina il mio racconto e insieme il nostro bellissimo viaggio, il primo Capodanno trascorso in una capitale Europea; concludo consigliando a tutti di vedere Praga e magari di ritornarci.
Per finire dimenticavo il costo totale, il pacchetto è stato acquistato da internet nel 2005, comprendeva volo e albergo con colazione, abbiamo speso circa 350 euro a testa.

mercoledì 12 settembre 2007

Istambul Europa o Asia ?

Mercoledì 18/05/2005
Partenza da Bologna per Istanbul con la compagnia aerea battente bandiera austriaca, scalo a Vienna;
Arrivo in città (attenzione a ricordarsi di fare il visto d’ingresso (VISA) all’aeroporto che costa € 10,00 e vale per tre mesi) accolti da una coltre di smog disumana, taxi (a buon mercato e molto veloci) arrivo all’albergo Ferhat – ve lo consiglio - in pieno centro (con poche pretese ma a due passi da S. Sofia, Topkapy e dalla Moschea blu).
Giro serale in città cena – in un locale a due passi, carino e conosciuto dal portiere (addirittura lo stesso ha telefonato al ristorante per noi, e un cameriere ci ha fatto strada).
Lo stesso portiere ci ha proposto per i giorni seguenti un’escursione in battello sul Bosforo con pranzo e passaggio nella parte asiatica della città, il tutto per €. 45,00 anziché €. 50,00 e noi accettiamo curiosi.

Alcuni dati:
Abitanti circa 17 milioni – 3000 moschee – Moschea di Solimano 8.500 posti
Il cambio è circa €. 1,00 = 1,70 lire turche all’ufficio del cambio mentre in albergo ve ne danno 1,60.
Non c’è la metro ma i taxi (tacsi) sono convenienti.

Giovedì 19/05/2005
Visita nella parte nord della città alla Torre di Galata (Galata Kulesi), che dai suoi 68 m d’altezza (salita in ascensore) si ha una visuale di 360 gradi sull’intero agglomerato urbano, ritorno in centro.
Visita della Basilica di S. Sofia che contiene al suo interno un museo (9 lire turche), visita della Moschea blu (Sultan Ahmet Camii) – stupenda – con offerta libera, giretto nell’antistante parco (era un ippodromo romano) con tre obelischi.

Impressioni:
Il centro della città è molto ordinato e abbastanza pulito, ormai si respira quasi un’aria europea, si vede molto bene l’enorme sforzo che i turchi stanno facendo per fare vedere agli stranieri che sono pronti per entrare in Europa; ma per le strade cittadine c’è molta polizia anche armata e questo è un segnale (quasi di repressione).
Intanto dall’alto dei minareti i Muezzin chiamano i fedeli alla preghiera…e molti rispondono, abbandonano quello che stanno facendo e vanno alla più vicina moschea; è una cosa impressionante…
La città con nostra gradita sorpresa è molto verde, con parchi, giardini e viali alberati.

Venerdì 20/05/2005 Gita

Ritiro di buon mattino davanti all’albergo, giro al Bazar delle spezie o Bazar Egiziano, interessante - , saliamo su un battello che ci mostra un’ampia panoramica della città dal Bosforo; (pranzo scadente).
Pomeriggio interessante con visita ai giardini e al Palazzo Dolmabahce Sarayi (residenza imperiale degli ultimi sultani ottomani poi divenuto dal 1923 anno di proclamazione della repubblica, residenza presidenziale) .
Il Passaggio nella sponda asiatica crea una sensazione strane e allo stesso tempo bellissima; un breve tratto di mare divide Europa ed Asia !!! (si pagano tre lire turche in direzione Asia; il ritorno è gratis ?!?) sosta in un punto panoramico per foto e spuntino,
rientro in albergo. Per la cena siamo andati al ristorante Sarnic, di fianco a S. Sofia, bellissimo locale ricavato all’interno di una cisterna romana per l’acqua, con scenografia araba e piatti tipici molto buoni – a buon mercato.

Sabato 21/05/2005

Visita della Yerebatan Sarnici (la più imponente e vasta cisterna bizantina sotterranea di Istanbul) sempre nelle vicinanze di S. Sofia, costo 8 lire turche oppure 10 €. Ma ne vale veramente la pena.
Al suo interno, che assomiglia ad un contenitore segreto più che ad una cisterna di epoca romana, grazie ad una sapiente illuminazione, e alla musica di sottofondo la visita di questo ambiente diventa molto suggestiva; al suo interno vi sono due monumentali teste di Medusa che si trovano nella parte opposta rispetto all’entrata.
E finalmente il Topkapy (Porta del cannone) – simbolo di Istanbul e costruito nell’area dell’Antica Bisanzio (12 lire turche il palazzo, 10 lire il tesoro e altre 10 lire l’Harem) prima di varcare l’ingresso delle mura notare la splendida Fontana di Ahmet III sulla destra . Noi abbiamo visto solo il palazzo malauguratamente, perché non abbiamo compreso le indicazioni alla biglietteria .
All’entrata si devono prendere i tre biglietti separati (o per lo meno due – il Palazzo e l’Harem) e se non si prende subito il biglietto per l’Harem si rimane fuori; funziona così: il biglietto ha una data per il suo ritiro e l’entrata è suddivisa per gruppi da 60 persone ogni due ore; così dovendo aspettare troppo tempo per il prossimo turno ce ne siamo andati (peccato ‘!?) .
Sempre nelle vicinanze vi è il Gran Bazar, enorme intreccio di viuzze, vicoli e negozi, completamente coperto, sembra un universo a parte all’interno della città.
Si compra di tutto, i turchi sono molto amichevoli – anche qui come in Grecia vige il detto adattato :” italiano Turco una faccia una razza” , il vociare dei venditori, i colori e i profumi delle spezie rendono unico questo enorme posto. Ci hanno venduto di tutto; tappetini, profumi, spezie e la contrattazione è il biglietto di ingresso per entrare nello loro grazie.
E’ “obbligatorio” mercanteggiare sul prezzo ed è molto divertente.
Da qui abbiamo raggiunto a piedi, la Moschea di Solimano il Magnifico (Suleymaniye Camii) bellissima per la sua imponenza, anche qui c’è l’offerta libera.
Alle sue spalle sorge il cimitero che racchiude la Tomba di Solimano (Turbe di Solimano) .
Cena al ristorante Rami, eccezionale ristorante con vista direttamente sulla Moschea Blu, servizio impeccabile, cibo ottimo e prezzi per nostra grande sorpresa molto bassi – si consiglia la prenotazione.

Domenica 22/05/2005 ultimo giorno !

Non potevamo andarcene da Istanbul senza aver assistito ad una preghiera musulmana !
Così oggi c’è stata questa opportunità e noi l’abbiamo colta al volo; grazie all’amicizia che abbiamo stretto con una guardia della Moschea, che ci ha fatto sedere in prima fila subito dopo la “linea rossa” (confine con lo spazio riservato esclusivamente agli islamici praticanti).
La preghiera è durata circa 20 minuti, ed è stato interessante osservare con quanta fede e impegno queste persone si piegano e chinano il capo con un ritmo particolare e con angolazioni differenti quasi a volersi offrire totalmente alla loro fede.


Bene qui termina il mio racconto e insieme il nostro bellissimo viaggio, concludo con la frase Istanbul : Europa o Asia ?



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