lunedì 29 ottobre 2007

in memoria di una grande auto

Oggi ricordo la scomparsa "quasi prematura e improvvisa" (dicembre 2006) di una cara compagna di avventure, quasi un'amica, la mia auto, FIAT BRAVA 1.4 SX CLIMA 1998; aveva solo 8 anni ; ma vissuti al limite delle sue capacità sempre con noi su ogni tipo di strada e percorso:


!!!!!! GRAZIE VERDONE MANGIASASSI
PER AVERCI ACCOMPAGNATI SEMPRE E COMUNQUE !!!!!!!

con i tuoi Km. 226.900 percorsi nei seguenti stati.....

giovedì 25 ottobre 2007

riflessione


Esterno di un motel abbandonato negli Stati Uniti, una solitaria pompa di benzina in primo piano e dietro ......chissà quanta vita c'era qui una volta e poi...... il nulla l'abbandono... fa riflettere
(anonimo 2000)

mercoledì 17 ottobre 2007

Tre giorni a Monaco - O'zapft is.... e che la festa cominci !



Venerdi 05/10/2007
Ormai ci siamo, tutto è pronto, l’auto carica e rifornita, noi ci guardiamo e ... tutti insieme diciamo in coro : partiamo ?!? E via.... Monaco, l’Oktoberfest e Dachau sono vicini, “solo 550 km”. Questo piccolo viaggetto in terra tedesca e ad ottobre era stato organizzato già da maggio e ora ci siamo. Siamo due coppie, e partiamo alle 9 circa di mattina. Il Brennero è un’autostrada quasi infinita. Ci fermiamo ogni tanto a fare pausa e per il pranzo, oltre per l’acquisto della vignetta (bollino “vignette” per le autostrade austriache con validità 10 giorni – il minimo – per €. 4,30 e finchè c’eravamo anche per il passaggio del Ponte Europa – vicino a Innsbruck – andata e ritorno per €. 16,00) Le autostrade tedesche non si pagano, sono molto ben tenute e con i nostri limiti; fare attenzione.

Consiglio : Sulla A/22 Modena-Brennero passato Bolzano fermarsi in una stazione di servizio e acquistare la vignetta e anche il biglietto per il Ponte Europa (se proseguite dopo Innsbruck) andata e ritorno, così non vi dovrete fermare al casello e acquistarlo, passerete per entrambe le direzioni nella corsia di sinistra – tipo telepass, veloce e comodo tanto il costo è lo stesso.

Arriviamo a Monaco all’albergo Schlicker verso le 16.30 è stata lunga. L’albergo si trova in centro, a due passi dalle attrazioni storiche e goderecce della città e ha pure un parcheggio (€. 10 al giorno, non male con i tempi che corrono oggi) . Voglio uscire vedere o meglio rivedere, perché io e Chiara eravamo già stati a Monaco nel dicembre del 2003; chissà se qualcosa è cambiato…. La città mi sembra molto pulita, come sempre, si sentono gruppi di ragazzi che vanno e vengono dall’Oktoberfest; beh è il periodo giusto. Sistemiamo la borsa, una lavata e giù verso il centro. Dopo due passi siamo già in zona pedonale; molto estesa nel centro della città. Prima tappa obbligata l’ Hard Rock caffè, per acquisto di maglietta; il locale è anche un caffè, molto carino. A pochi passi ci sono i due negozi ufficiali delle due squadre di calcio di Monaco : Bayer Monaco e Monaco 1860; solo gadget originali. Poco più avanti c’è la famosa e storica Birreria HB bella come sempre. Qui Hitler fondò il partito nazionalsocialista; meno male che ad oggi è solo un’allegra e affollata birreria; dove si beve, si mangia e ci si diverte. Proseguiamo, ormai è sera e fa freschetto. Arriviamo all’edificio chiamato Residenz. Bell’edificio in stile Palazzo Pitti di Firenze è stato nel corso dei secoli la sfarzosa residenza dei sovrani di Baviera, ora contiene un museo. Sulla facciata più antica al lato di Residenzstrasse vi sono dei leoni in bronzo ai quali i monacensi accarezzavano i nasi (ormai scoloriti) credendo che porti fortuna; tutto fa brodo !. Tornando verso il centro arriviamo nella piazza principale la MARIENPLATZ . Sede del potere politico della città bavarese, dove su un monolite marmoreo alto 11.60 metri è stata innalzata una splendida statua bronzea della Madonna patrona della Baviera (per ringraziarla della fine dell’occupazione svedese 1631-34) con l’edificio simbolo di Monaco il NEUES RATHAUS (nuovo Municipio) e il suo famoso carillon , il più grande di tutta la Germania, con le sue 43 campane, che tutti i giorni alle ore 11, 12, e d’estate alle 17 anima le sue 32 figure in rame a grandezza naturale. Sopra sono raffigurati i festeggiamenti per le nozze del 1568 tra il duca Guglielmo V e Renata di Lorena, con la giostra in loro onore, nel corso della quale un cavaliere bavarese disarciona un lotaringio, sotto è rievocata la danza che i bottai eseguirono al termine della pestilenza del 1515-17 e che ancora oggi ripetono, ogni sette anni, durante il Carnevale.Rientriamo in albergo, stanchi, sfiniti, ma contenti Monaco è sempre bella e tornarci, conoscendola già un po’ è splendido.
Per cena siamo andati vicino all’albergo in un ristorantino in stile bavarese chiamato Meinhaus schneider dove abbiamo mangiato una squisita fonduta, per finire con una birra nella birreria più famosa l’HB seduti nel giardino interno; c’era un sacco di gente, splendida serata !.

Sabato 6/10/2007
Oggi ci dedichiamo al motivo vero della visita a Monaco, l’Oktoberfest !!!! Il giorno di apertura, il sindaco della città prima di aprire la prima botte urla : O' zapft is... e che la festa cominci!
Ogni anno, per due settimane, Monaco diventa la capitale mondiale della birra con l'Oktoberfest, nata nel 1810 per festeggiare le nozze del principe ereditario Ludwig (che nel 1825 salirà al trono col nome di Ludwig I) con la principessa Therese von Sachsen-Hildburghausen ed in seguito diventata la festa popolare più grande del mondo.
Si tiene proprio nel parco dedicato alla sposa Theresien wiese, e ci si arriva comodamente con la metro. Ogni casa tedesca produttrice di birra ha un suo “tendone” (casetta) dove in una bolgia tremenda, si beve si ride, si fa amicizia e si mangia.

Consiglio : per prendere un posto all’interno delle tende, prenotare con molto anticipo, ci sono anche alberghi che propongono pacchetti comprensivi di posto prenotato alla festa, informarsi per tempo.

L’ingresso è gratuito e gli orari sono dal Lunedì al Giovedì: 10-23.30 il Venerdì: 10-24 il Sabato: 9-24 e Domenica e Festivi: 9-23.30, La birra viene servita fino alle 22.30 (l'ultimo giorno fino alle 23.30) si pagano solo le consumazioni : un boccale di birra (eine mass) circa un litro € 7,00 mezzo polletto al forno, buonissimo €. 9, 00 è un po’ cara ma ne vale la pena.
L’unica cosa che non mi è piaciuta è stata la diluizione della birra, ovvero ho avuto il piacere di assistere alla spillatura di un boccale dove metà era acqua e metà birra, non ci voleva !
Oltre alle tende e a tutto il merchandising (magliette con il logo della stagione, boccali, dolciumi - foto…) vi sono anche le giostre e una bella ruota panoramica ; insomma una festa per grandi e piccini; molto bella. Noi purtroppo non avendo prenotato abbiamo, per fortuna trovato da sedere fuori dalla tenda della Spaten , ci siamo divertiti un sacco !!!!
Rientrando verso il centro, abbiamo percorso la zona pedonale Kaufingerstrasse, per giungere davanti al Duomo La Frauen Kirche bellissima chiesa dedicata a Nostra Signora, dove due torri di 99 metri con le cupole a cipolla del 1525, tipiche della Baviera sono divenute uno dei simboli della città. Ormai la giornata si è conclusa, rientro in albergo e cena in un locale tipico in Marienplatz; ormai domani si parte.
Domenica 7/10/07
Per l’ultimo giorno abbiamo ancora due tappe prima del rientro in Italia; una goliardica
L’ Allianz Arena e una molto seria il campo di Dachau .
Il primo è lo stadio finanziato dalle due squadre cittadine e inaugurato solennemente nel maggio del 2005 e sportivamente con la partita inaugurale dei Mondiali di calcio del 2006. Bellissimo, soprattutto pensando che la struttura esterna che racchiude lo stadio è in tessuto sintetico e dei ventilatori la mantengono sempre gonfia al punto giusto e inoltre, cosa più bella è che si può colorare a seconda della squadra che vi gioca può contenere circa 70.000 persone (esattamente 69.900) e al suo interno vi è anche un museo. Per nostra sfortuna alla sera vi giocava il Bayer Monaco e pertanto l’ingresso era vietato. Procediamo verso nord e raggiungiamo il paesino di Dachau, a 18 km. a nord-ovest della città. Questo delizioso paesino in stile bavarese è purtroppo tristemente associato alla presenza di uno degli atroci campi di sterminio nazisti. Seguire le indicazioni per NZ-Gendenkstatte (visita ore 9-17, chiuso il lunedi) dal 1933 al 1945 furono barbaramente assassinate 50.000 persone. L’ingresso è gratuito, si paga il parcheggio €. 2 e se si vuole l’audio guida in lingua (consigliata) €. 3. Già al cancello di entrata vi è una frase inquietante
“ ARBEIT MACHT FREI ” (IL LAVORO RENDE LIBERI) davvero terribile. Il campo era nato inizialmente come fabbrica di munizioni e quindi sembrava un posto di lavoro.
L’edificio principale il Jourhaus era il posto di comando del comandante del campo; ospita un museo di reperti, testimonianze e video, davanti c’è il monumento alle Vittime delle deportazioni di Fritz Koelle che rappresenta tutto il dolore e i patimenti delle persone che sono passate da qui. Nel piazzale di appello sono state ricostruite due baracche per i detenuti (le originali sono state rase al suolo alla liberazione avvenuta il 29 aprile 1945) con tanto di ricostruzione di interni e di servizi igienici. In fondo vi sono tre templi dedicati alle confessioni Ebraica, Cattolica ed Evangelica e a fianco vi è la zona più brutale di tutto il complesso ovvero la famigerata e tanto temuta BARACCA X, ovvero i forni crematori e le camere a gas camuffate da doccia ; agghiacciante !

Consiglio : noleggiare la guida in lingua è economico e spiega tutto per bene, con approfondimenti e testimonianze.

La visita di questo primo campo di concentramento, preso ad esempio per la sua struttura per tutti i campi di questo genere, fa davvero riflettere e si viene via con il pensiero di cosa possa fare un uomo ad un suo simile è un’esperienza da fare nella vita, una sola cosa mi gira in testa : MAI PIU’ !

Bene, la nostra gita a monaco e dintorni si conclude qui, è stato un bel fine settimana.

giovedì 4 ottobre 2007

un pò del mio percorso di viaggiatore...

Un pò del mio percorso di viaggiatore
Prologo
Salve a tutti mi chiamo Luca sono di Bologna e oggi ho 32 anni; vorrei raccontare al curioso lettore il percorso che mi ha portato ad amare la vita e soprattutto viaggiare. Fin dall’età di 16 anni da buon emiliano romagnolo e visto la mia tenera età l’estate la passavo in Romagna. I miei primissimi anni andavo nelle zone di Cesenatico e Valverde, in seguito mi sono spostato nel ferrarese e precisamente al Lido delle Nazioni con mio cugino che per me è come un fratello. Il nostro mondo estivo era rinchiuso in questa zona, per carità ho dei bellissimi ricordi (soprattutto quando a luglio arrivavano i primi pullmann carichi di ragazze provenienti dall’allora Cecoslovacchia e dunque c’era da divertirsi….) la compagnia che ci eravamo costruiti nel tempo era sempre quella ogni anno che passava, solo più “vecchi”; pertanto ci trovavamo molto bene. Ad agosto andavamo in montagna; ma io mi annoiavo perché non si faceva niente di interessante; solo passeggiate, che noia, per questo io adoro il mare e non la montagna.
I miei confini, come dicevo, erano quasi sempre gli stessi, poi in un preciso anno (il 1992) mi si è aperto un mondo: I viaggi all’estero. Con il primo viaggio; la gita scolastica di terza superiore a Parigi e da qui ho iniziato a viaggiare veramente soprattutto all’estero e per ora non mi sono ancora fermato, pertanto farò una rapida carrellata dei miei viaggi fino ad oggi 2007. Chiaramente non saranno racconti dettagliati come questi che leggete adesso, ma ugualmente ricchi di pensieri e ricordi oltre naturalmente ai luoghi visitati.

Dora in avanti quando viaggio, porto sempre con me un taccuino per poter imprimere sulla carta un luogo, un ricordo, una sensazione che ho provato, oltre naturalmente a informazioni utili e poterlo così fare conoscere agli altri.

Le prime esperienze, i viaggi da single :

1992 Parigi gita scolastica di terza superiore, viaggio in treno. Ricordo che abbiamo viaggiato di notte, però non abbiamo dormito niente eravamo tutti eccitati e carichi pronti per l’avventura. Abbiamo visitato la città, siamo saliti sulla Torre Eiffel che mi è piaciuta molto, Notre Dame e altre cose che non ricordo. Eravamo giovani e in compagnia, pertanto non badavamo molto alla bellezza della città, ci vorrei tornare presto con mia moglie. Ricordo il quartiere del Moulin Rouge, e con un sorriso di come si sono fatti spennare alcuni miei compagni.
Qui ho iniziato anche la collezione delle miniature di simboli del luogo (Torre Eiffel in metallo) che ancora faccio a tutt’oggi, ne ho tre mensole piene.

1993 i fantastici tre :

Vienna – Praga – Salisburgo gita scolastica di quarta superiore, viaggio in pullman. Ricordo con piacere questo viaggio in pullman, avevamo con noi anche la videocamera, perché andavamo soprattutto verso Est, patria delle belle ragazze bionde e “facili”. Le città sono state splendide, soprattutto Praga, che a differenza dell’ultima visita del 2005 (vedi racconto) era ancora immacolata, con quel suo fascino autentico.

1994 Londra Il mio primo viaggio in aereo che emozione !!!. Anche questo luogo mi è rimasto molto impresso sia per gli alti costi della vita sia perché avevamo costituito un gruppetto di amici che non seguiva i professori (abbiamo rischiato anche la sospensione e la non ammissione alla maturità, ma avevamo 18 anni e ci sentivamo indipendenti) ma se ne andava per i fatti propri; non solo musei ma anche spettacoli e divertimenti. Ricordo che siamo andati in un posto dove rievocavano la vicenda di Alien, e noi costituivamo un gruppo di militari che dava la caccia all’alieno. Gli addetti vestiti da mostri ci inseguivano e uno di loro un ragazzo di colore ci faceva da guida; che ridere…..Londra è splendida, altro luogo da rivisitare.

1994 un ritorno di fiamma : Praga mi è piaciuta molto la città che ci sono tornato con un mio amico, anche perché avevamo delle fidanzate in città…

1994 Novigrad (Croazia) Budapest e Puszta (regione ungherese) per finire con Bratislava
Splendido viaggio, premio per il diploma appena conseguito, in auto con un mio amico. Abbiamo raggiunto alcuni amici a Novigrad in Croazia, precisamente nella penisola Istriana. Delizioso paesino sul mare, dove i campanili sono simili a quello di San Marco a Venezia; qui l’influenza della potenza marinara veneta è tangibile ovunque; l’Adriatico assume colori splendidi e il pesce è molto buono. Proseguendo costeggiamo l’immenso e spettacolare Balaton, il lago detto anche mare degli ungheresi e arriviamo a Budapest. Splendida capitale divisa in due (geograficamente parlando, ora è unita) dal fiume Danubio; sulle colline nella parte ovest c’è Buda e Obuda (la vecchia Buda) dove vi sono i resti dell’antica città : uno splendido edificio bianco costituito da mura e torrette. Nella parte pianeggiante c’è Pest, la parte amministrativa con lo splendido Parlamento. Degno di nota anche il simbolo di Budapest il Ponte delle Catene e la Piazza degli Eroi. Non ci siamo fermati qua, l’Ungheria era de vedere e pertanto siamo andati nella Puszta regione costituita da vaste distese di pianura stepposa, dove numerose cicogne facevano il nido sui tetti e sui pali della luce. Ci siamo fermati in tre paesi :
Eger , Miskolc , Debrecen
Deliziosi paesini, dove il tempo sembrava essersi fermato, con centri storici perfettamente conservati e dove si mangia bene; questa è la patria del Gulasch (spezzatino di manzo con patate) veramente buono. Lasciamo l’Ungheria; con la promessa di ritornare, ma chissà…..L’ultima tappa era Bratislava, ora capitale della Repubblica di Slovacchia da quando nel 1990 si è divisa dalla Repubblica Ceca; pacificamente. Ricordo che quando siamo arrivati era ferragosto e siamo andati a trovare una mia “amica” che abitava con i suoi. Loro gentilissimi ci hanno ospitato e accompagnati in giro per la città; sempre ospiti loro. La periferia della città era ancora di stampo “Sovietico” con enormi palazzoni-dormitori grigi, il centro molto ben curato, tutto è dominato dal Castello che dalla cima di una collina sorveglia la città e dalla Torre della Televisione che è visitabile e sulla cima c’è un ristorante girevole. E’ stato veramente un bel giro, abbiamo visitato molte cose interessanti; esperienza da ripetere.

6. 1996 Castelli della Loira Viaggio splendido di una settimana in auto con un amico, attraverso la valle della Loira e i suoi castelli , fino ad arrivare in Normandia a Monte Saint Michael , passando per Blois e il suo castello (del XVII secolo sede dei reali francesi e della benedizione di Giovanna d’Arco) con la sua splendida scalinata

7. 1997 Thailandia
due settimane in Asia ! un sogno che si realizza con due cari amici. Visitiamo la capitale Bangkok con il suo palazzo reale , a bordo dei classici tuk tuk (il mezzo di trasporto pubblico più usato e comodo), il mercato : paradiso per chi ama lo shopping (se si va in Thailandia portarsi poche cose, si copra tutto li) e andiamo a nord : Ayuthaya con le rovine dei templi passiamo anche vicino al famoso ponte sul fiume kwai (reso noto in molti film di guerra) poi su verso Chiang Mai tempio di Doi Suthep (con la sua splendida scalinata) e Chiang Rai a nord, terra di confine con Laos e Myanmar (Birmania) punto chiamato triangolo d’oro (per via di commerci che si facevano anni fa....) . Infine per poi tornare a Bangkok e ripartire per una settimana nella splendida isola di Koh Samui dove tre giorni sono stati bruttissimi; pioveva sempre (agosto è il periodo peggiore per visitare la Thailandia) ma altri tre sono stati splendidi; sole un mare meraviglioso e gente accogliente e fantastica. Non so quanti templi, Buddha, rovine e persone abbiamo incontrato in questo splendido itinerario, ma di una cosa sono sicuro : lo rifarò con mia moglie.
Sicuramente avrò dimenticato qualcosa, ma credetemi non è facile ripercorrere 15 anni di vita e viaggi, spero comunque di non avervi annoiato.Qui finisce la prima parte, perché tornato da quest’ultimo viaggio ho conosciuto quella che è la mia attuale moglie : Chiara.

Madrid, la bella di Spagna (fine settimana dal 16 dicembre al 19 dicembre 2022 aereo)

  cose fatte: tante..... da fare: visita allo stadio dell'Atletico di Madrid e alla torre panoramica venerdì 16 dicembre 2022 : atte...