mercoledì 6 maggio 2015

Sicilia, San Vito Lo Capo…….il paradiso in terra

 panoramica su San Vito Lo Capo
 Riserva dello Zingaro

 Erice

 L'Isola di Mozia

 Tempio di Segesta

Già dalla preparazione di questa vacanza ero emozionato e carico allo stesso tempo. L’idea di andare in questa splendida isola, capo estremo della nostra Nazione Italia, ricca sia di arte, storia che di mare e paesaggi mi rendeva euforico. Partiamo sabato 6 agosto 2011 da Bologna con Ryanair alle 17 e in un ora siamo all’aeroporto di  Punta Raisi Palermo. Già l’arrivo è emozionante; a destra ci sono i monti a sinistra il mare, il pilota deve centrare lo spazio residuo nel mezzo, atterriamo, tutto bene.  il trasferimento per la nostra meta di vacanza dura due ore e mezza, verso le 20.30 cominciamo a disfare i bagagli, distrutti dalla stanchezza ma contenti. Siamo in un appartamento a metà del paese, con un bel terrazzone sul tetto e una bella vista sui dintorni.
Il nostro appartamentino è a circa 1 km dal mare, pertanto noleggiamo delle biciclette per percorrere la strada principale Via Savoia che profuma di ciclamino bianco e che porta verso la piazza Santuario dove ha sede la splendida chiesa fortezza dedicata a San Vito e poi al mare…e che mare !!!!!    il noleggio ci costa 3 Euro al giorno da un nonnetto sul lungomare scorbutico e antipatico, ma è il più economico e a noi va bene così. Il panorama è aspro, brullo e montagnoso .

Oltre che fare vita da spiaggia  a San Vito…….che merita …..decidiamo di esplorare i dintorni

così prendiamo i biglietti lungo il porto per la barca che con 20 € (3 euro i bambini) fa un giretto breve e da lontano vediamo : la  Riserva dello Zingaro (bella spiaggia ma dura da raggiungere; bisogna affrontare un percorso a strapiombo sul mare e sotto al sole……e Scopello (ex borgata di pescatori di tonno),
 un po’ deludente perché molto breve (dalle ore 9.00 alle 13,00) e cara. Due bei posti ma secondo me sopravvalutati.

Al contrario la gita organizzata da noi all’anfiteatro  e al
Tempio di Segesta  è stata splendida. Arrivati ad un parcheggio gratuito prendiamo la navetta che con 1,5 € ti evita la salita a piedi; un percorso asfaltato in salita e perdi più arso dal sole verso l’anfiteatro e con altri 6,00 € entri nei siti, biglietto unico. Pranziamo e al pomeriggio andiamo verso Marsala e la Laguna detta  Stagnone con al centro la città di Mozia .Qui con 10 € un simpatico siciliano ci fa fare il giro con la barca (compreso un assaggio di vino locale, buono) così abbiamo una visione completa dello stagnone, delle sue isole, dei mulini e soprattutto della via sommersa.
L’antica città di Mozia fondata dai Fenici nell’ VIII secolo a.C.. Mozia sorge sull’isola di S. Pantaleo al centro di un braccio lagunare chiuso, ad Est, dalla costa occidentale della Sicilia ed a Ovest dall’Isola Lunga.
Fortificata da una cortina di muro che la cingeva tutt’intorno al perimetro, era collegata con la terraferma da una strada che partendo da Porta Nord arrivava fino a Birgi.
Di questa strada, percorribile fino agli inizi degli anni ’70, della lunghezza di circa 1,7 km e larga tanto da accogliere due carri affiancati, si possono osservare ad occhio nudo, sotto il
livello del mare, le tracce a noi pervenute.
Marsala l’abbiamo solo sfiorata ma mi è sembrata molto carina, da rivedere, anche per la sua storia Garibaldina merita…

Altro giretto molto interessante è stata la giornata ad Erice. Si arriva a Trapani nella zona di Casa Santa e si sale con la funivia (biglietto 6€ bimbi sotto i 2 anni gratis). E’ abitato da 500 abitanti ed è un magnifico borgo medievale: degni di nota la Chiesa Matrice posta subito all’entrata e il Castello di Venere.
Secondo Tucidide Erice fu fondata dagli esuli troiani, che fuggendo nel Mar Mediterraneo avrebbero trovato il posto ideale per insediarvisi ; sempre secondo Tucidide, i Troiani unitisi alla popolazione autoctona avrebbero poi dato vita al popolo degli Elimi.

Ultima gita è stata la visita alle Isole Egadi. Partenza con una nave da Trapani (parcheggio auto dalle 9 alle 19, 4€ molto buono). Si comincia con un paio d’ore sull’isola di  Favignana, chi voleva poteva fare il bagno ma noi esploriamo il centro gustandoci un’ottima pizza in un forno sulla splendida piazza Europa sede del Municipio ed anche la piazza Matrice con la Chiesa sul fondo. Rientrati in nave percorriamo il breve tratto di mare che ci separa dall’isola di Levanzo, ammirando nel tragitto le splendide sfumature di blu e azzurro del mare che circondano Cala Rossa…….senza parole.
Sbarchiamo su Levanzo. Un mare da urlo acqua trasparente che le barchette variopinte ormeggiate al porticciolo sembrano volare, il borgo ha le casette di un bianco abbagliante con infissi blu appare come un paesino delle cicladi in Grecia, semplicemente un paradiso.


Nei dintorni di San Vito lo Capo abbiamo visto: la bella  Cappella di S. Crescenzia (sec. XVI) in stato di abbandono, trenino gratuito per le spiagge vicine di S. Margherita, punto panoramico posto alla fine del paese su un’altura che domina tutta l’area da vedere.

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